Vacanze a Cigoli, il borgo medievale del tartufo bianco
Cigoli è oggi un piccolo borgo medievale situato su un colle a poco più di un paio di chilometri da San Miniato e domina la valle dell'Arno e la Valdegola. Le linee di difesa del castello sono ancora oggi visibili. Così come San Miniato, anche Cigoli ha visto tra i suoi concittadini uomini illustri. Il più famoso è certamente il pittore e architetto Ludovico Cardi che firmò tutte le sue opere con lo pseudonimo "il Cigoli".
Lavorò per i Medici e i Pontefici e le sue opere si trovano, oltre che nel sistema museale di San Miniato e nelle chiese del territorio, nei principali musei roomani, fiorentini ed europei. Alla galleria degli Uffizi di Firenze, per esempio, si conserva un suo Ecce Homo.
Altre famiglie importanti per Cigoli sono stati sicuramente i Sonnino di cui rimane tuttora la villa in località Castelvecchio e gli Sforza. Francesco Sforza nato nei dintorni di Cigoli fu condottiero e signore di Milano. Cigoli trae le sue origini dall'antico insediamento militare romano Castrum de Caulis e si hanno sue notizie già dall'anno Mille. Agli inizi del XIV secolo per la sua importanza strategica, il borgo fortificato fu conteso fra Pisani e Fiorentini e, prima conquistato da Uguccione della Faggiola allora signore di Pisa, entrò definitivamente nel 1370, a far parte, insieme a San Miniato, dei domini fiorentini.
Storia, cultura e tradizioni di Cigoli
Successivamente libero comune, lo fu fino al 1774 quando fu riunito a quello di San Miniato. Il più importante monumento architettonico esistente a Cigoli è l'antica pieve di San Giovanni Battista. La storia del santuario prende le mosse dall'arrivo dei frati Umiliati di regola benedettina da Ognissanti di Firenze che si insediano a Cigoli nel 1335, costruendo un convento e una chiesa dedicata a Santa Maria nel punto più alto della collina dove già esisteva un oratorio intitolato a San Michele.
La chiesa divenne parrocchia nel 1579 quando vi vennero trasferiti il fonte battesimale e il titolo della pieve dei SS. Giovanni Battista e Saturnino ormai in abbandono e situata a pochi chilometri di distanza. Numerosi sono gli affreschi trecenteschi che ornano la chiesa dove è conservata una pregevole icona lignea a rilievo, datata intorno al 1300, raffigurante la Madonna in trono con il bambino. A seguito di un prodigio attribuito a tale immagine, il santuario è conosciuto come Madre dei Bimbi e la venerazione verso l'icona è assai viva.
Durante la seconda guerra mondiale Cigoli divenne importante luogo di aggregazione antifascista con a capo Giuseppe Gori. Ancora oggi Cigoli vive secondo la sua storia, e i luoghi propositivi delle iniziative che la animano rimangono ancora la parrocchia e il circolo Arci. Qui fanno capo anche alcune associazioni culturali e sportive tra cui l'Associazione G. Gori che, insieme al comitato "Eventi Cigolesi" organizza la festa del tartufo Marzuolo, uno degli avvenimenti che richiamano ogni anno tantissimi turisti e appassionati di gastronomia da ogni parte d'Italia.